La famiglia Zappacosta ha un’esperienza secolare per la produzione del vino. Iniziò tutto nei primi del 1900, quando nonno Antonio e suo padre, Adamo, decisero di produrre vino in piccole anfore di argilla (zirre) e, dopo averlo travasato nei ‘varili’ (piccole botti di legno), questi venivano messi sul dorso dei muli che servivano per trasportarlo e venderlo nelle osterie di Bucchianico. Purtroppo questa cosa andò persa con il tempo, quando i terreni vennero suddivisi tra i vari figli. Nel 2008, Carmine (figlio di Antonio) e suo figlio Adamo, stanchi di portare l’uva alla cantina sociale, decisero di iniziare una nuova avventura e di aprire un’Azienda agricola con l’intento di produrre vino d’alta qualità. Con la scomparsa di Carmine, subentrò in azienda il giovane Matteo. Da qui si sviluppò l’esigenza di un’agricoltura biologica che pone in primo piano il rispetto e la valorizzazione del terreno, senza stravolgere nulla in cantina. Questa è la filosofia di Adamo e Matteo, padre e figlio, che dal 2016 conducono insieme l’azienda agricola.